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sabato 20 giugno 2020

AMORE, DI COLPO - Laila Cresta per la Delos Digital


Una persecuzione che porta la morte; due giovani innocenti, col loro amore tenero e pulito, che rischiano la vita, e i loro padri, con altri due amici: quattro compagni di scuola, nel Centro Storico di Genova. Fra di loro, una donna. Una sola.



Per capire chi ha perseguitato suo padre fino alla morte, accusandolo di essere colui che ha imprigionato la donna che amava e che è la seconda mamma di Eddie, il ragazzo riesce a farsi accettare da Bonnie come restauratore nel negozio di famiglia: lei è la figlia di uno dei soci di suo padre nella ditta di antichità Bella Zena, import-export oggetti d’arte. Erano tutti amici, cresciuti insieme nel Centro Storico di Genova: andavano a scuola insieme nella più antica scuola della città. 
Dei tre soci, il padre della ragazza è il candidato migliore al ruolo di persecutore, perché è stato il primo marito della donna, e quindi potrebbe ben dire che lei era sua, e che il socio GB gli e l’ha presa. GB è il padre di Eddie; Malcom Ferrari, il padrone di La Lanterna d’Oro, antico e prestigioso negozio di antiquario, è il padre di Bonnie. Però, Eddie s’innamora di lei, di colpo, di un amore passionale e appassionato. Solo, che l’amore può far girare la testa anche a persone più adulte di loro. 


Recensione della dott.sa Antonella Grimaldi, italianista

Non appena leggiamo il titolo di questo romanzo, subito ci pare di immergerci nella città stretta e fiera che orla divinamente il Golfo che da lei prende il nome: Genova che -con il suo groviglio di carruggi e piazzette, l'elencarsi dei palazzi signorili, i colori, i profumi delle friggitorie e dei forni, i dialetti e le lingue straniere che vi risuonano, l'umidità tanto resiliente al sole- è stata cara a poeti come Montale e Caproni, e ha impreziosito con le sue atmosfere le opere di autori di tutto rilievo come Morchio e Maggiani.

Scrive infatti l'Autrice:

Era una giornata luminosa: ariosa persino, nonostante la gelosia che i vicoli della città hanno di sé e della loro vita più segreta. Nei caroggi del Centro Storico di Genova, saettavano improvvise lame di luce che mettevano in fuga i ratti da angiporto, indipendentemente dal numero delle loro zampe, e creavano nell’aria un pulviscolo dorato che trasformava i vicoli in ambienti carichi di magia”.

 Insomma, la storia raccontata da Laila Cresta è ambientata negli stessi carruggi cantati da Fabrizio De André, il quale ci ha parlato della sua Genova come di una città, che, proprio perché aperta al mondo, è divenuta quasi un mondo a sé, pullulante di avventurieri, gente alla ricerca di fortuna, vagabondi, tipi strani e perduti per sempre.

Tuttavia, la Cresta, con lo stile nitido di scrittrice consumata, ci ha regalato una storia d'amore tenera e al tempo stesso travolgente. È la vicenda di due giovani, Bonnie ed Eddie, che innamorandosi di colpo, in un secondo che coincide con l'eternità, vengono a trovarsi in mezzo a un'intricata vicenda di passione e  vendetta, arrivando perfino a rischiare la loro vita. Ma è anche la storia di Malcom Ferrari e Gioia Lilia, i genitori di Bonnie che, dopo essersi lasciati per dieci anni, si ritrovano di nuovo, più innamorati di prima; nel mezzo una torbida vicenda di rancore con al centro Lilia, la donna che è stata moglie sia di Malcom che di GB, l'amore di gioventù di Nino. Tre amici, una sola donna amata e contesa.

Il ritmo della narrazione, assolutamente appropriato alla trama, ci accompagna magistralmente dalla prima all'ultima pagina per narrarci una storia d'amore e di odio, di amicizia e malevolenza, su cui splende l'amore puro e incontaminato dei due giovani protagonisti.

 

                                                                            Dott.sa Antonella Grimaldi