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domenica 25 febbraio 2018

GENOVA, PER CHI LA AMA E PER CHI L'HA AMATA

 

                                      GENOVA OGGI                                GENOVA... DOMANI
(oggi anche in e-book)

Le storie di Laila Cresta si dipanano spesso a Genova, dove vive, oppure hanno Genova al centro della vita e della storia personale dei loro personaggi: una città affascinante e teatrale, fra i monti e il mare, dove si svolgono gialli pieno di misteri, ma dove c'è posto anche per l'amore e per l'avventura.

1785- Charles Duparty, magistrato francese:

GENOVA "RAPISCE PER LA SUA BELLEZZA"

1841- Alexandre Dumas, giornalista e scrittore francese, "corrispondente di guerra" per i Mille:
   
Partendo da Cogoleto, Genova viene, per così dire, incontro al viaggiatore. Pegli, con le sue tre magnifiche ville, è una specie di sobborgo che attraversando Sestri Ponente si prolunga fino a San Pier d'Arena e costituisce un degno ingresso per una città che s'è data da sola il soprannome di Superba e che da sei o sette leghe già si scorge all'orizzonte, distesa in fondo al suo golfo con la noncurante maestà di una regina.

1853- Jules Michelet, storico francese:
   
Genova è la patria di gente geniale e aspra, nata per domare il mare e dominare le tempeste. Sul mare, in terra, quanti uomini avventurosi e di un'audacia saggia! Mazzini è genovese, e la costa ligure che diede alla repubblica francese il generale Massena, ha dato all'Italia il marinaio guerriero Garibaldi: razza forte, piccola e dura, dotata di un carattere d'acciaio, di non so quale punta adatta a penetrare il ferro.

1871 -1945- Paul Valery. poeta, scrittore e aforista francese: 

Quel giorno non avrei mai creduto di arrivare fino al punto di sentirmi attratto fin dalle pietre delle vie di Genova, e di ripensare a quella città con affetto, come al luogo in cui avevo passato molte ore di quiete e di felicità.

I ROMANZI "GENOVESI" DI LAILA CRESTA 

L'ALBERGO DEL RAGNO: Arduino Sacco Ed. - il noir dei carruggi genovesi, coi protagonisti di "Povera Piccola"- su LIBRERIAUNIVERSITARIA.IT - PRESTO IN E-BOOK YOUCANPRINT
 LA RISACCA: SIMILE A UNA FOGLIA MORTA il noir da Monterosso a Montecarlo,  (Arduino Sacco e, in e-book, Youcanprint: vacanza e morte nella Riviera Ligure, su Amazon e dall'Editore.
LA MAESTRA E LA STREGA, I CUSTODI DEL MARE, GLI ARTEFICI DEL SOGNO: Genova, da Livorno a Perpignan, nel  futuro. (su IBS e Amazon)
POVERA PICCOLA (I noir dei ricordi del Maggio, Albatros 2011, con protagonisti d'origine genovese) (esaurito: attualmente disponibili poche copie presso l’autrice: stanzaerato@gmail.com)
Spesso però i romanzi di Laila hanno, in qualche modo, Genova al centro, come UNA SCONVOLGENTE ESTATE, nel mar delle Cicladi: vacanze di genovesi in Grecia, fra assassini, o  "LO ZIO D'AMERICA": una vacanza di lavoro fra i genovesi d'Argentina. Antipodes Edizioni, IN OFFERTA SUL SITO DELLA ANTIPODES.ò

 REPERIBILI SU AMAZON 



sabato 17 febbraio 2018

LA MAESTRA E LA STREGA: I CUSTODI DEL MARE, GLI ARTEFICI DEL SOGNO






In una crisi economica e umanitaria globale, come quella attuale, nella quale si è inserita anche una grave crisi sanitaria di portata planetaria, non sembrano più valide le regole che si sono sempre date per scontate, e anche i sogni che sono sempre stati più normali sembrano utopia. Si può allora  immaginare un rivolgimento totale del mondo? E per quale futuro?


“Chi teme per il proprio futuro si dà fuoco davanti al Parlamento, ma chi teme per il futuro dei propri figli, dà fuoco a qualcun altro” (osservazione di Nora: la Maestra, la Strega).


Dalla “Crisi” della nostra epoca è faticosamente nato un mondo nuovo, e trovarsi catapultati in esso è spiazzante, ma anche entusiasmante, per una Maestra. O per una Strega. Non esistono più gli Stati nazionali, ma agglomerati più o meno democratici di “compagnie”. Quella di Genova, che va da Livorno a Perpignan, si chiama di nuovo “A Compagna”, come all’epoca della prima Repubblica. Poi, sull’Adriatico che arriva fino a Spalato, si è formato il Potentato Veneto (l’avversario di sempre). Ci sono anche anche il Consorzio Padano, l’Accademia Toscana, … In questa nuova cornice, l’avventura di un gruppo di ragazzi si estende anche nello spazio, fa strani alieni e mondi meravigliosi, e meravigliosamente orribili.




Sinossi



Un personaggio di oggi, in animazione sospesa, si “sveglia” in un tempo imprecisato e imprecisabile, dopo la Grande Crisi che ha distrutto tutto: siamo a oltre duecento anni da oggi, sufficienti anche per sconvolgimenti geofisici della Terra in generale e dell’Italia in particolare. I confini attuali sono spariti e chi detiene la gestione del mondo sono i grandi gruppi economici. La gente cerca di ricominciare, cercando di non ripetere gli errori che hanno portato al Disastro, ma per non ripeterli occorre conoscerli e capirli. Qui, piomba un essere che è nato nel XX secolo: una Maestra. O una Strega. E' l'unica che può aiutare a capire cosa sia successo nella sua era, perché non si ripeta mai più.


Il personaggio principale è quindi un personaggio poco intrigante: una vecchia Maestra. 
Non c'è la storia solita, del solito g-man, non c'è la spia  B13, buttata giù dal tren, l'impavido, l'intrepido, sergente dei marines non occupa solissimo la baia di Kien Sing. Non c'è il bandito giovane, spietato e senza cuor, che ne fa fuori 16, però alla fine muor! (R.Rascel)
La Maestra ha visto e vissuto il XX e il XXI secolo che hanno preparato il Disastro. Insegnerà anche lì, come ha sempre fatto, impegnandosi in una ricerca che continuerà ben oltre la sua vita. I suoi giovanissimi ragazzi hanno naturalmente tutti i problemi dell’età: anche quelli amorosi, benché questi ultimi non siano, nella storia, di grande rilievo. Come nella fantascienza più classica.

Saranno i ragazzi a partire per lo Spazio, in cerca di una nuova Terra su cui gli uomini possano avere una nuova occasione. Nella “zona abitabile della galassia”, Hubble ha individuato pianeti promettenti: sono affascinanti e paurosi, estranei ma non “così tanto”, perché la logica esiste anche nello spazio, specie se il Pianeta deve essere di tipo terrestre.

In quegli anni, l’uomo ha trovato anche un nuovo compagno: un’evoluzione del grande Lupo Ligure (che si crede sia scomparso alla fine del XIX secolo) ha sviluppato un ‘intelligenza prodigiosa e capacità straordinarie. Sono veri alieni per l’uomo, eppure anche amici: “apprivoisé”, si definisce uno di essi cui è stato letto “Il Piccolo Principe”. Con l’uomo, i Lupi hanno “creato dei legami”.

Sulle alture liguri infine, ci sono sparuti gruppi pseudo-ecologisti che altrove sono ben più numerosi: rifiutano scienza e cultura, “colpevoli dello sfacelo mondiale”.

 Ragazzi, animali terresti evoluti come il Lupo Ligure e il Delfino, insieme ad alieni che sembrano meno alieni di loro, popolano un libro che si svolge secondo i più classici canoni della "Narrativa di Anticipazione", o di SF. Eppure, il suo essere centrato sulla Terra e sul nostro mondo, lo rende affascinante per tutti. 


Un sogno, ad occhi aperti, del mondo che nascerà dopo che l'attuale crisi (economica, sanitaria, dei valori) avrà spazzato via il nostro mondo. 


Su Amazon, Youcanprint e tutti gli "store" online.



sabato 10 febbraio 2018

COL BUONSENSO DEI NONNI... E LE CONOSCENZE DEL XXI SECOLO


https://goo.gl/RYMiJ2  su Amazon e sul sito della Delos Books

LA RECENSIONE DI MARTA LOCK

COMUNICATO STAMPA - NOVITÀ EBOOK


 Col buonsenso dei nonni

 di Laila Cresta


Saggi - Saggio

 Un viaggio di esplorazione fra elementi di puericultura e auxologia, per genitori e insegnanti

 Non è mai stato facile allevare ed educare dei bambini, specialmente da quando (nei paesi civilizzati) essi sono diventati insostituibili, e il mondo si è fatto difficile, caotico, irrazionale. Pressati dai consigli interessati della pubblicità, dai problemi economici e dalla solitudine di fronte a questo compito (i nonni lavorano) i genitori fanno quello che possono, come possono. Questo libro è dedicato a loro, ma anche a tutti quelli che si occupano di questi bambini d'oggi, che sono così soli e insicuri, adulati e viziati per tenerli buoni: non si ha più né il tempo né la voglia né le conoscenze adatte a gestirli, perché il rapporto madre-figlia-nipote si è diluito in una quotidianità difficile e solitaria, e le conoscenze non sono ancora patrimonio comune. E i risultati si vedono.

 L'autrice

 Laila Cresta è nata a Chiavari, Genova, il 14 febbraio 1952. Ha insegnato per oltre 40 anni, con esperienze a vasto raggio, dagli adulti, ai ragazzi, alle persone diversamente abili. Ama la scrittura e vi si dedica da sempre, tanto con testi ad hoc per i suoi ragazzi, quanto con testi di svago per tutti. Ha pubblicato la silloge di poesie Di Terra e di Cielo  Romanzo d'amore in versi (La Lettera Scarlatta Edizioni) e il giallo L'albergo del ragno, per Arduino Sacco Editore. Dal mitico numero 0, fa parte della Redazione della rivista Writers Magazine Italia, dove si occupa di poesia, di haiku e di recensioni. Per Delos Books ha pubblicato i manuali bestsellers La grammatica fondamentale, Mondo Haiku, Scrivere poesia e Verbi e punteggiatura.





Pagine (stimate): 69

Data di uscita: 05/12/2017

Editore: Delos Digital

Collana: I coriandoli n. 25

Formati: Epub, Kindle

Prezzo: Euro 2.99



Tutte le informazioni: http://delos.digital/9788825404272/col-buonsenso-dei-nonni



lunedì 5 febbraio 2018

CON GLI URL, E-BOOK... SENZA DIMENTICARE LA CARTA!

La Grammatica Fondamentale, Scrivere Poesia, Haikumania, Mondo Haiku, Col buonsenso dei nonni, Watashi no-haikai, La Maestra e la Strega, le Antologie del Concorso Intern. di Poesia Occ. e Haiku di Genova:

I MIEI E-BOOK con gli URL

Ho commesso un peccato di superbia! Come desideravo, ho avuto in dono un ebook reader su cui erano stati scaricati i miei libri digitali: ho potuto rileggerli, come volevo fare da tanto tempo. Ho cominciato da “LA GRAMMATICA FONDAMENTALE”, e ho scoperto perché è piaciuta tanto. E’ davvero appassionante come un romanzo! Io poi adoro la nostra lingua, voglio esplorarne le più piccole pieghe. Inoltre ho insegnato con passione per quarant’anni, e so bene quali siano le difficoltà dell’italiano: non ho neanche paura a dire di chi è la colpa, se le difficoltà, in epoca moderna, si sono accentuate.

Il secondo e-book che ho letto, “SCRIVERE POESIA”, è davvero la continuazione del libro sulla grammatica, che ne rappresenta in effetti la “conditio sine qua non”. In sostanza, continua l’appassionante viaggio attraverso la nostra lingua, dando per scontate le conoscenze sulla sua struttura e quindi occupandosi della sua storia, passata e presente: Dante e De André, Arnaut Daniel e Prévert, il tutto usando un linguaggio corretto ed elegante, ma comprensibile (non semplificandolo, A.U.D, ma spiegando i termini e il loro perché).

Il terzo e il quarto, “MONDO HAKU” e “HAIKUMANIA”, tratti essenzialmente dagli articoli che ho scritto per WMI, sono un’altra “continuazione”: io adoro la poesia e non sono certamente sciovinista. Mi affascina l’alterità della cultura giapponese, come quella di ogni altra cultura avanzata. Tra l’altro, tutti sono convinti di conoscere l’haiku per la sua semplicità apparente (5-7-5: chi non può fare tre versi così?) e non si rendono conto che sono una finestra in un altro spazio-tempo… Magnifico!

Adesso, fra i miei e-book c’è anche “COL BUONSENSO DEI NONNI: Come far crescere i bambini oggi”, un libro sull’allevamento e l’educazione del bambino che dovrebbe sottotitolarsi “… e le conoscenze del XXI secolo”. È della Delos Digital, come quelli ricordati prima e, come quelli, è anche su Amazon.

Comunque (e a me la cosa piace molto) lo stesso libro può essere sia cartaceo che in e-book, come l'ultima antologia del concorso "Mondo Haiku", e come “La Maestra e la Strega: I Custodi del Sogno”: mi piace, mi piace, mi piace! È un sogno sul nostro mondo quando, in un lontano futuro, ci saremo del tutto ripresi da questa crisi che, ormai, non è più solo economica, ma di valori, di modelli, sociale, ...





LIBRERIAUNIVERSITARIA.IT

sabato 3 febbraio 2018

L'ALBERGO DEL RAGNO- un noir fra i carruggi- CON LA RECENS DI NERIA DE GIOVANNI, PRESIDENTE DELL'A.I.C.L.

luglio 2019: ESCE L'E-BOOK- su Amazon

Un noir che è anche un omaggio a Genova. E ai Genovesi.
(ordinabile alla Sacco Editore in qualsiasi libreria: magari sollecitandolo a metterlo su  Amazon!).
Da “Writers Magazine Italia”, Delos Books: Letti per voi

L’ALBERGO DEL RAGNO
di Laila Cresta
Arduino Sacco Editore
pag. 210, euro 19.90
Roma (2014)
SU AMAZON IN E-BOOK

In una recente conferenza romana Maurizio de Giovanni, il famoso inventore dell’altrettanto famoso commissario Ricciardi, ha ricordato come a differenza dei “giallisti” del Nord Europa, senza sostanziali differenze tra svedesi, norvegesi, olandesi, ecc., gli autori noir italiani hanno una loro specificità non soltanto regionale ma addirittura cittadina. E’ certo che il commissario Montalbano del caposcuola Camilleri è indissolubilmente legato alla sua Contea Modicana, così come il già citato Ricciardi può agire soltanto a Napoli e così via discorrendo… Direi che con Laila Cresta Genova abbia trovato la penna che ne esalta i contorni culturali e paesaggistici grazie alla narrativa noir.
Genova è più di un luogo scelto dalla Cresta per ambientare la sua storia.
Infatti la vicenda de “L’albergo del ragno” (Arduino Sacco editore) ha potuto svilupparsi soltanto a ridosso del Porto Antico, tra i carruggi, nelle strade tra il centro storico e Boccadasse, tutti scenari ben noti all’autrice che a Genova è nata, vive e lavora.

Un giallo “classico”, questo, con tanti cadaveri scoperti dai protagonisti: Genny, la bella insegnante genovese, poi francese per matrimonio; suo figlio Robert e l’amico Albert, agente sottoposto al commissario francese Draguignan detto Drago, già amico del defunto marito di Genny e adesso, nel tempo del racconto, intimo della donna. E sì, molti i personaggi che si incontrano ne “l’Albergo del
Ragno” e, come conviene a un giallo, le loro vicende, soprattutto il loro passato, intriga il lettore e lo confonde, lo fa allontanare sempre più da una soluzione che invece apparirà fin troppo lineare soltanto alla conclusione del libro.
La scrittura di Laila Cresta è una scrittura colta a sfatare, il pregiudizio che gli scrittori di noir siano per palati semplici. Citazioni raffinate, libri, musiche, e poi tanta arte, sculture, pitture, architetture come il castelletto del “romano” Coppedè che la Cresta descrive edificato vicino alla piccola stazione.
E proprio il “ragno” del titolo compare come stemma all’ingresso della famosa piazza “gotica” dell’altrettanto famoso quartiere romano chiamato appunto Coppedè. Molte scene dialogate scontornano con perizia la psicologia interiore dei vari personaggi e, nelle pieghe del discorso, si insinua la lingua parlata, frasi in francese che caratterizzano il commissario, l’agente e puntualizzano il viaggio lampo a Parigi per indagini; poi il genovese che sboccia in bocca a molti personaggi incontrati dalla protagonista nella sua avventurosa estate tra Genova e Sestri Levante, genovese e francese utilizzati anche da Genny a sottolineare la sua avventura biografica tra Genova e Parigi.
È difficile recensire un romanzo giallo, non sai fin dove ti puoi spingere nel commento, attenta a non svelare troppo ma, insieme, fornendo indizi sufficienti per incuriosire il lettore. Così, l’albergo del ragno è una costruzione antica, dove l’aria fredda e umida, con un odore ferrigno, annuncia sempre delle morti, tante che passano la frontiera per farsi scoprire anche a Parigi. Donne belle e non più belle, misteriose e umili, uccise con vigliacca ferocia… E poi? E poi? Chi scoprirà il movente e
l’assassino?
L’albergo del ragno di Laila Cresta è “tanto”, tante morti, tante storie, tante passioni che forse potevano dare vita a più di un romanzo; è questo un concentrato di scrittura densa di intreccio, di dramatis personae. La nuova scuola dei giallisti italiani, da de Giovanni a Carlotto, a De Cataldo, sembra registra una predominanza maschile. Ma la Genova di Laila Cresta, attuale e vivissima a differenza della Genova seicentesca di “Pietra è il mio nome”, del “gabibbo” Lorenzo Beccati, dimostra come la penna femminile è a suo agio anche tra le storie noir. Forse, per capire meglio la Cresta, bisogna quindi guardare all’estero, alla catalana Petra Delicato e alla “capostipite” Agatha Christie.
Neria De Giovanni

Neria De Giovanni, nata in Liguria nella cittadina di Sestri Levante,
vive tra Roma ed Alghero. Presidente dell’A.I.C.L. (Associazione
Internazionale dei Critici Letterari) con sede a Parigi, è coordinatrice
per l’Italia della Rete Europea F.A.M. (Femme Art Mediterranée). Ha
pubblicato quasi una quarantina di volumi tra saggistica e prosa letteraria,
ottenendo numerosi riconoscimenti. è tra le massime esperte di
Grazia Deledda, a cui ha dedicato 12 volumi. Ideatrice e conduttrice
del prestigioso Premio Nazionale Alghero “Donna di Letteratura e
Giornalismo” che si consegna a Roma, presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri.

LA MAESTRA E LA STREGA: I Custodi del Mare, Gli Artefici del Sogno


Questi "Custodi de Mare e Artefici del Sogno" sono i discendenti dei "Custodi" antichi: i Genovesi. Nel tempo del libro, la Seconda Repubblica di Genova si stende tutta sul mare, dall'Accademia Fiorentina alla Repubblica Catalana, da Livorno a Perpignan.
Tutta la tensione di questi nuovi abitanti è tesa alla realizzazione di un sogno, di un'utopia che possa non ricadere negli stessi errori fatti dai loro antenati, quelli che hanno provocato (e poi subito) la mostruosa crisi che dapprincipio pareva solo economica, e che poi ha distrutto il loro mondo.
Ormai, non si vive più male: gli abitanti sono tanto pochi che la manovalanza è solo robotica e i ragazzi studiano e contribuiscono in qualche modo a produrre nuovi "genovini", che non sono propriamente monete, ma solo obbligazioni stampate dal computer di casa. Nei "bricchi" genovesi, la situazione è diversa: i Retrogradi vivono in piccoli gruppi, rifiutando tecnologia e cultura, "responsabili della distruzione del mondo", e (almeno nella Repubblica) sono talmente pochi da rapire ragazze e bambine di "Quelli del mare", per potersi riprodurre. Là fuori intanto, l'immenso spazio galattico attende i ragazzi, coi suoi inattesi alieni e le sue stelle, con i suoi mondi-mostro e i suoi mondi-meraviglia.
A casa, i nuovi Genovesi hanno la collaborazione del discendente evoluto del lupo ligure, e anche di quello del delfino: Umani, Lupi e Delfini contribuiscono tutti in qualche modo al benessere gli uni degli altri, che siano cittadini con le gambe, con le zampe o con la coda. E la Maestra? E la Strega? Nella parte alta della città, ormai abbandonata, si è svegliata di nuovo un essere della nostra epoca. Gli abiti le si sfaldano addosso, la polvere di secoli ha impastato i suoi capelli in un unico blocco. E' una Maestra o una Strega? Oppure è una Maestra e una strega? Quel che è certo che lei SA cosa è successo, e SA perché il mondo dei loro antenati è andato a catafascio: lei C'ERA. Forse è proprio lei che ha provocato la Crisi. Lei, e quelli come lei. O almeno, è questo che pensano i Retrogradi.


La recens di Antonella Grimaldi (writer) 



Se si leggono opere di recentissima pubblicazione, capita assai raramente di imbattersi in una creazione letteraria dal sapore assolutamente classico, tanto esse sono pervase dal tumultuare dei sentimenti, delle emozioni e delle idee della contemporaneità. Ecco però, che l'ultimo romanzo di Laila Cresta, “La Maestra e la Strega, i Custodi del Mare, gli Artefici del Sogno””, prende il volo ed è già un classico, per il nitore della sua scrittura sempre controllata ed efficace, per la misura con la quale l’autrice disciplina i suoi sentimenti di donna sensibile ed impegnata sul piano educativo e culturale, per il suo soffermarsi sui temi dell'ecologia e del pacifismo senza mai mettere in ombra l'autonomia estetica della sua scrittura. Ricordiamo che “Custodi del Mare” lo erano già i genovesi della I Repubblica, “Artefici del Sogno” sono quelli di questa “Nuova Repubblica di Genova” che va da Livorno a Perpignan.

  “La Maestra e la Strega” è un romanzo di fantascienza e anche da questo punta di vista conferma pienamente il suo carattere classico. Attraverso l’utilizzazione discreta di un lessico scientifico semplice ed essenziale, Laila Cresta si inserisce a pieno titolo nella scia cominciata con i viaggi immaginari  di Keplero e Verne, ci parla di un nuovo pianeta, KO1, richiamando l'illustre precedente delle Entretiens sur la pluralité des mondes, di Bernard le Bovier de Fontenelle, il quale, in sintonia con il pensiero di Copernico e Keplero, svolse l'idea che la Terra e l'uomo non fossero al centro dell'universo.

Tuttavia, i tipici soggetti della narrativa fantascientifica -dal viaggio interstellare, all'esplorazione e alla conquista dello spazio- vengono filtrati da un rigoroso sentimento della realtà e da un'inappuntabile elaborazione poetica che li trasfigura completamente. E, infatti, un aspetto assai interessante di quest'opera lo si ha nel momento in cui l'attenzione alla realtà del nostro tempo si fonde con lo slancio ideale di questa poetessa prestata alla scrittura. Precisamente, ciò avviene a proposito dei leggendari lupi liguri, che si sono curiosamente evoluti fino a diventare dei veri compagni dell’uomo, quasi “un nuovo tipo di Genovesi”. E arriva anche, con un lampo di pura poesia che brilla all'interno della trama narrativa di questo romanzo di fantascienza, una riflessione che è di questi nostri giorni, in cui si moltiplicano le notizie dei tanti disperati in cerca di una vita migliore nel nostro paese: “Non è degna di una città come la nostra, questa paura del “diverso da sé”. Che mercanti e navigatori avremmo mai potuto essere?”

Per tutto questo, non si può che raccomandare la lettura di questo romanzo, che rappresenta il sogno di un'umanità finalmente disposta ad ascoltare i buoni maestri e vogliosa di vivere in pace. Ed è l'incanto di questa poesia scritta in prosa, che ci induce a rivolgere a Laila Cresta l'invito a proseguire la saga della Superba nella nuova Era.



Laila Cresta

La maestra e la strega: i Custodi del Mare, Gli Artefici del Sogno”

Seconda Edizione - Youcanprint

ISBN 978-8827-825198

€ 9,90