HAN DETTO DI LEI:
1785- Charles Duparty, magistrato francese:
GENOVA "RAPISCE PER LA SUA BELLEZZA"
1841- Alexandre Dumas, giornalista e scrittore francese,
"corrispondente di guerra" per i Mille:
Partendo da
Cogoleto, Genova viene, per così dire, incontro al viaggiatore. Pegli, con le
sue tre magnifiche ville, è una specie di sobborgo che attraversando Sestri
Ponente si prolunga fino a San Pier d'Arena e costituisce un degno ingresso per
una città che s'è data da sola il soprannome di Superba e che da sei o sette
leghe già si scorge all'orizzonte, distesa in fondo al suo golfo con la
noncurante maestà di una regina.
1853- Jules Michelet, storico francese:
Genova è la patria
di gente geniale e aspra, nata per domare il mare e dominare le tempeste. Sul
mare, in terra, quanti uomini avventurosi e di un'audacia saggia! Mazzini è
genovese, e la costa ligure che diede alla repubblica francese il generale
Massena, ha dato all'Italia il marinaio guerriero Garibaldi: razza forte,
piccola e dura, dotata di un carattere d'acciaio, di non so quale punta adatta
a penetrare il ferro.
1871 -1945- Paul Valery. poeta, scrittore e aforista francese:
Quel
giorno non avrei mai creduto di arrivare fino al punto di sentirmi
attratto fin dalle pietre delle vie di Genova, e di ripensare a
quella città con affetto, come al luogo in cui avevo passato molte ore
di quiete e di felicità.
L'ALBERGO DEL RAGNO, di Laila Cresta
Arduino Sacco Editore - ISBN-978-88-6354-946-1
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