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martedì 26 gennaio 2021

RISCATTO D'AMORE- IN UN''8OO GENOVESE PROIETTATO NEL FUTURO, QUANDO SI COMINCERA' A CAPIRE CHE LA VITA DI UNA DONNA DEVE ESSERE SOLO SUA.

                                                    RISCATTO D'AMORE 


Partire dalla Ruota degli Esposti, senza quindi neppure la famiglia che è un diritto di tutti, essere maltrattata, sfruttata, usata da uomini senza scrupoli per sfogare i peggiori istinti, e riuscire comunque a diventare una donna indipendente e persino istruita: questa, è Milla. Certo, non ci riesce da sola: nessun uomo, e nessuna donna, possono riscattarsi, da soli. Tutti hanno bisogno di essere amati, tutti hanno bisogno di essere coltivati.

A Genova, nel 1893, a trent’anni dall’Unità d’Italia, è ancora vivo il ricordo della passata indipendenza della città: i bambini abbandonati, in questa città di donne, sono rari e ben accuditi, le persone che vogliono occuparsi di uno di essi ricevono un sussidio, e essi non sono schiacciati da un cognome che li distingua da tutti e li umili, La gente però è tutta uguale, e anche fra gente civile si trovano persone che non lo sono.

Dopo essere rimasta incinta, a 13 anni, per lo stupro di chi avrebbe dovuto essere, per lei, quasi un secondo padre, e dopo aver perso il bambino per la violenza vendicativa di sua moglie, Milla si occupa ancora della neonata orfana di mamma che aveva allattato sei anni prima. Insieme al fratello della piccola, un adolescente ribelle, e alla bimba, Milla si trova a partecipare alle lezioni di Manlio, un ragazzo che è un educatore nato, come suo padre che è un docente universitario, ammiratore di un'educatrice eccezionale: Maria Tecla Montessori. Milla è affascinata da quelle lezioni e Manlio l’aiuta: il quaderno, la penna, i pennini (due tipi diversi, per la calligrafia). 

La tenerezza per la ragazzina che Manlio ha visto per la prima volta mentre allattava la bambina, quando era una balietta di quattordici anni, si trasforma in amore, anche se lei non è il tipo di ragazza che (come dice il vecchio zio Edo) qualcuno vorrebbe vedere vicino a una figlia che non sia più una neonata: non era mica sposata, quando ha avuto il bambino!

Milla, con Manlio, intraprende una ricerca che porterà la ragazza a scoprire cosa c’era, per lei, prima della Ruota dell’antico ospedale di Pammatone, e cosa ancora può esserci per lei, al di là del Mare Oceano. L’amore si sviluppa nei due ragazzi come una pianta rigogliosa, finché l’On. Barca, lo zio di Manlio, non decide che Milla sarebbe stata bene con lui, in una casetta tutta sua. E sarebbe stata riconoscente, anche.