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lunedì 9 novembre 2020

IL RESPIRO DEL MONDO- recens dott.sa Capodici


In questa storia di amore e musica, è proprio la musica a essere IL RESPIRO DEL MONDO.

Dall’assassinio di un grande musicista, si dipana la storia di una incomprensibile persecuzione contro la sua famiglia, finché rimane solo Giulia, la figlia ventenne. Ha l’amore di Giorgio, un “privato” che deve e vuole scoprire l’assassino di suo padre, il M° Sanguineti.

  Dopo il funerale del grande Maestro, Giulia fugge nella casa in cui è cresciuta. Nel poggio della Riviera Ligure di Levante su cui sorge la villa però, si è accampato un inatteso ospite: Giorgio, un bell’uomo dal fisico aitante che ha dieci anni più di lei. L’atmosfera intorno a Giulia si fa sempre più soffocante, attraversata da una nebbia sanguigna: hanno imbrattato la targa che doveva ricordare il Maestro ai posteri con una grande chiave di violino che pare grondare sangue, hanno praticamente distrutto tutto ciò che era in camera di Giulia, fra carcasse di maiale gocciolanti sangue, appese nella stanza; hanno attentato alla sua vita, rubato tutti si suoi vestiti da sera credendoli di sua madre. La ragazza può contare solo su Giorgio, per riuscire a capire chi sia l’autore di quella persecuzione, e il perché: hanno ucciso suo nonno, sua nonna, suo padre e, infine, è chiara la volontà di uccidere anche lei, che è una pianista eccezionale. Sulla storia aleggia l'ombra di un delitto orribile: la pedofilia. 

Purtroppo però, ci sono persone incapaci di rispettare il talento, la bellezza, e persino l’innocenza.


Recensione

La prima parola che si legge di un romanzo è il titolo e nel titolo troviamo il sangue e la chiave di violino. Quello che mi coinvolge di più è la chiave, e la chiave di violino. Cerco di indovinare che cosa si aprirà davanti a me nel leggere e penso subito alla parola "chiave".

Che cos'è una chiave? E' uno strumento per aprire, per esempio una porta, la porta della storia raccontata, ma è anche il mezzo per comprendere un discorso, o una trama.

Però è anche uno strumento per chiudere: tenere sotto chiave è imprigionare, ma anche occultare o proteggere. Chi occulta e che cosa ? Chi protegge e chi ?

Chi avrà queste funzioni in questo romanzo ?

Ma, un momento, qui la chiave è quella di violino, e allora vengo travolta dall'amore per la musica, anzi comincio già a sentire musica dentro di me e intorno a me.

La chiave di violino è quel simbolo posto all'inizio del pentagramma, quindi devo cominciare a leggere, come se fossi anch'io una chiave di violino, e da questa mi farò guidare tra le righe del romanzo, perchè anche la struttura di un romanzo è un pentagramma, e tra quelle righe dobbiamo addentrarci.

Il primo personaggio che incontro è il Maestro Sanguineti, un prestigioso musicista di fama mondiale che, a soli 45 anni, viene trovato morto nella vasca da bagno della sua casa. Suicidio? Impossibile, non avrebbe mai abbandonato la musica volontariamente

La sua morte "lascia l'umanità orfana di lui", ma la prima vera orfana è la figlia Giulia. La ragazza, che era stata lasciata sola dal padre sin da piccola, dopo la morte della mamma Estella, una bravissima ballerina classica, era cresciuta con i nonni.

Anche lei è una virtuosa del pianoforte e dovrebbe andare a tenere un concerto a New York, ma non parte e se ne va , anzi si precipita, a Sestri Levante. Va nella villa di famiglia  che, guarda caso, si chiama "La Spinetta", e dove è cresciuta con i nonni dopo la morte di Estella, il vero grande amore del M° Sanguineti e dove ha trovato la morte anche l'amato nonno.

Tutte morti dovute a strani e misteriosi incidenti mortali.

Ma qui anche Giulia rischierà la propria vita, però qui incontrerà anche Andrea.

Ma chi vuole uccidere, uccidere, uccidere ?

Il giovane Andrea l'aiuterà a trovare la "chiave" del mistero, quella chiave troppo insanguinata, ma proprio lui sarà anche la "chiave" di svolta della vita di Giulia.

Tutto si svolge soprattutto tra Genova e Sestri Levante, una Sestri da favola.

La favola è anche in una spinetta che rischia anche lei di essere irrimediabilmente uccisa.

La musica del pianoforte è sempre presente. Questo pianoforte è uno strumento di grande valore che ha un suono meraviglioso, ma nella storia ci sono dei tasti stonati e sta al lettore trovarli e scoprire  perché siano stonati.

 

 Dott.sa Giuseppina Lucia Capodici