Non appena leggiamo il titolo di questo romanzo, subito ci pare di immergerci nella città stretta e fiera che orla divinamente il Golfo che da lei prende il nome: Genova che -con il suo groviglio di carruggi e piazzette, l'elencarsi dei palazzi signorili, i colori, i profumi delle friggitorie e dei forni, i dialetti e le lingue straniere che vi risuonano, l'umidità tanto resiliente al sole- è stata cara a poeti come Montale e Caproni, e ha impreziosito con le sue atmosfere le opere di autori di tutto rilievo come Morchio e Maggiani.
Scrive infatti l'Autrice:
Era una giornata luminosa: ariosa persino, nonostante la gelosia che i vicoli della città hanno di sé e della loro vita più segreta. Nei caroggi del Centro Storico di Genova, saettavano improvvise lame di luce che mettevano in fuga i ratti da angiporto, indipendentemente dal numero delle loro zampe, e creavano nell’aria un pulviscolo dorato che trasformava i vicoli in ambienti carichi di magia”.
Tuttavia, la Cresta, con lo stile nitido di
scrittrice consumata, ci ha regalato una storia d'amore tenera e al tempo
stesso travolgente. È la vicenda di due giovani, Bonnie ed Eddie, che
innamorandosi di colpo, in un secondo che coincide con l'eternità, vengono a
trovarsi in mezzo a un'intricata vicenda di passione e vendetta, arrivando perfino a rischiare la
loro vita. Ma è anche la storia di Malcom Ferrari e Gioia Lilia, i genitori di
Bonnie che, dopo essersi lasciati per dieci anni, si ritrovano di nuovo, più
innamorati di prima; nel mezzo una torbida vicenda di rancore con al centro
Lilia, la donna che è stata moglie sia di Malcom che di GB, l'amore di gioventù
di Nino. Tre amici, una sola donna amata e contesa.
Il ritmo della narrazione, assolutamente appropriato
alla trama, ci accompagna magistralmente dalla prima all'ultima pagina per
narrarci una storia d'amore e di odio, di amicizia e malevolenza, su cui splende
l'amore puro e incontaminato dei due giovani protagonisti.
Dott.sa Antonella
Grimaldi
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