Una Corte di armi e di eroi, di amanti e
di letterati: alla Corte di Ercole I d’Este, a Ferrara nel 1483, le ragazzine
sono destinate al matrimonio per ragioni di interesse dinastico, ma studiano
persino le gentildonne. Sono quelle stesse gentildonne cui si consiglia di arrivare
alla Corte Estense già senza vestito, se non vogliono stropicciarlo.
Fra Medioevo ed Età Moderna, una storia di
passione e di gelosia che rischia di distruggere l’amore.Lei e lui, Miranda Del Grotto ed Enrico Maria Alberti, sono personaggi davvero pieni di fisime medievali (specialmente lui!), ma anche sorprendentemente moderni (specialmente lei!). Usi, costumi, abbigliamento e persino l'arredamento, sono propri dell'epoca: 1483, l'anno in cui Matteo Maria Boiardo, amico del vecchio conte Alberti e insegnante di Enrico, fu nominato Governatore di Reggio.
IO E MIRANDA
della dott.sa Giuseppina Lucia Capodici
Sin da quando si apre la prima
pagina si entra un mondo straordinario e favoloso. Si è proiettati nel XV
secolo (1483), nelle corti rinascimentali: alla corte degli Estensi, amici e protettori
del Boiardo. Tale è la cura dei particolari architettonici, paesaggistici,
dell’arredamento, dei cibi, che si ha l’impressione di sederci anche noi su
quelle poltrone, di dormire in quei letti, di mangiare quei cibi tipici
dell’epoca, di cavalcare in quei boschi.
L’ambientazione è tale che chi
legge diventa uno dei personaggi, e si muove insieme a quelli della trama del
romanzo. Personaggi ben delineati e personalizzati, sia quelli positivi, amanti
e cultori delle arti, sia quelli ricchi, prepotenti, attorniati da ceffi senza
scrupoli, anche se pur fra di loro per qualcuno vige un certo senso dell’onore.
E che dire delle figure femminili? Ci sono donne schiave di quel tipo di
società, ma anche, per fortuna, giovani donne che vogliono e sanno essere
uguali, se non migliori, degli uomini, come Miranda Del Grotto, e anche chi,
come Mira, di fronte a tutti è la domestica perfetta, ma nella sua vita privata
è padrona della propria vita... Naturalmente, grazie all’affetto che ha per lei
Miranda: sono cresciute insieme, senza mamma, e ognuna di loro, da bambina, poteva
contare solo sull’altra.
Miranda è una ragazza che ha
studiato, che legge l’Eneide in latino, e che sa anche gestire perfettamente un
feudo, come un uomo o come una donna moderna. Miranda ha diritto di amare e di
essere amata con amore e rispetto, ma dovrà affrontare alcune vicissitudini,
anche tragiche. Al lettore toccherà scoprire quali sono queste vicissitudini, e
come riusciranno i nostri eroi a realizzare i loro obiettivi. Qualcuno sarà vittima
dei valori comuni sociali del tempo, e qualcuno saprà amare e vivere in modo
rispettoso dell’altro e con intelligenza.
Ma per scoprire che cosa succede,
l’unica soluzione per il lettore è quella di continuare a rimanere dentro al
romanzo e vivere il proprio ruolo come in un film.
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Romanzo molto bello e coinvolgente, già dopo poche righe sembra di essere catapultati all'interno della storia. Consigliato
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