Leggendo il testo si ha quasi l'impressione che Brassens possa essere l'autore dell'epoca preferito da Franco Senia... La "canzone" è composta di distici a rima baciata. Quasi fino in fondo non sembra altro che un gioco un po' nostalgico, ritmato sui nomi dei grandi artisti degli anni '60, ma alla fine si svela l'amarezza per la fine di un grande periodo artistico, segnato da artisti che avevano delle idee. E forse si svela anche l'amarezza per la fine della giovinezza. Nessuna generazione di ragazzi crede davvero che succederà anche a loro...
Un volo di corvi nel cielGeorges Brassens e Jacques Brel.Una donna nuda nel letto, lì,Georges Brassens e Moustaki.Per sempre ottoni e i loro 25 anniGeorges Brassens e Boris Vian.L’aquila nera non tornerà,Ma ci si ricorderà di Barbara.Ci si ricorderà del club di poetiDi idoli passati, di cantanti e stelline.Ci hanno affidato i loro pensieriGeorges Brassens e Léo Ferré.Ci han parlato, ci han sorrisoGeorges Brassens e Reggiani.È morta Chloé nel fior degli anniGeorges Brassens e Boris Vian.Jean Ferrat et le Potemkine,Tutti quelli che vengono assassinati,Tutte queste idee che vengono uccisePresto non esisteranno più…
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