Cerca nel blog

mercoledì 2 marzo 2016

"LA RISACCA"- SIMILE A UNA FOGLIA MORTA, CON LA RECENS DI NERIA DE GIOVANNI, PRESIDENTE DELL'ASS. INTERNAZ. CRITICI LETTERARI.

Il cartaceo, edito da Arduino Sacco Editore, è reperibile su LIBRERIAUNIVERSITARIA.IT 
A dx, la copertina dell'e-book, sul medesimo store

IL TERZO NOIR DI LAILA
CON LA RECENSIONE DI NERIA DEGIOVANNI
PRESIDENTE DELL'ASS. INTERNAZ DEI CRITICI LETTERARI 

E' successa una cosa curiosa: avevo, tempo fa, mandato il testo anche a un concorso: "Shiaman". Ebbene, LA RISACCA è risultato tra i vincitori... con proposta di pubblicazione! L'ho saputo due giorni dopo che la Sacco lo aveva pubblicato! Quelli della Antipodes Edizioni sono stati veramente gentili. Ecco la motivazione del Premio:
"Riteniamo l'elaborato meritevole di pubblicazione per aver saputo ricreare luoghi ed atmosfere tipici dei villaggi dei pescatori, per la fluidità della narrazione e la sapiente costruzione dei suoi personaggi"
Grazie davvero di queste parole.


Tratto da: Portale Letterario, il Portale di Critica letteraria del
circuito cittanet.net:

“Laila Cresta, una giallista per Sestri Levante: "La risacca", il terzo riuscito noir della scrittrice ligure”- di Neria De Giovanni (Tutto l'articolo è anche reperibile sul n. 51 di Writers Magazine Italia, anno 14, maggio 2015, che si può richiedere sul sito on-line della rivista.

Per scrivere un buon romanzo giallo non basta avere uno, due morti assassinati, un acuto investigatore e un po’ di sesso… Il proliferarsi di libri del genere noir non è sempre sintomo di qualità letteraria, anzi. Il successo di pubblico sembra assicurato e quindi la scrittura troppo spesso risulta sciatta e approssimativa. 

Fortunatamente tutto ciò non capita leggendo l’ultimo libro di Laila Cresta, “La risacca, simile a una foglia morta (Arduino Sacco Editore, pag.195, euro 17,90). Alla piacevolezza della lettura e alla originalità dell’intreccio si unisce un eccellente utilizzo della nostra splendida lingua italiana, troppo spesso violentata da scriventi avventati.

Come il precedente romanzo della Cresta, “L’Albergo del Ragno”, anche questo “La risacca” è ambientato in Liguria, esattamente tra Sestri Levante e Genova, con una puntata a Montecarlo, per cui non è rischioso dire che la Liguria ha trovato la sua narratrice “noir” come Maurizio De Giovanni lo è per Napoli, Manzini per Roma, ecc.

Ogni tanto anche i personaggi di Laila Cresta, come nelle migliori tradizioni giallistiche italiane da Montalbano in poi, si lasciano scappare qualche detto in genovese, qualche parola in dialetto (anche nel titolo dei capitoli) che non appesantisce la narrazione ma dà un segno di veridicità a tutta la vicenda.

Con le descrizioni dei paesaggi, vuoi che sia il mare e le spiagge di Sestri Levante o i quartieri del porto di Genova o le ricche vie di Monaco, Laila Cresta riesce a fare immergere il suo lettore nella vicenda senza che il sommario descrittivo prenda il sopravvento e diventi leziosamente da cartolina. È come assistere ad un buon film: ogni inquadratura è funzionale alla storia, non c’è niente di superfluo né di ridondante.

Su altra parte del blog, un altro noir pubblicato dalla Antipodes Editori (!!):
"UNA SCONVOLGENTE ESTATE: NEL MAR DELLE CICLADI": in esso, Cesco de "LA RISACCA" si trova protagonista di un'altra avventura, appunto, sconvolgente!



Nessun commento:

Posta un commento