Una sconvolgente
estate “Nel mar delle Cicladi” di Laila Cresta IN PROMOZIONE solo su
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“Le porgo i miei più sinceri complimenti
per il Suo lavoro intitolato "Una sconvolgente estate". i Suoi
personaggi, perfettamente caratterizzati, accompagnano piacevolmente il lettore
attraverso una trama che sicuramente non manca di originalità. Ciò che più ho
gradito sono le descrizioni dei luoghi (dettagliatissime ma mai invadenti) e i
riferimenti colti a tradizioni, cucina, arte e letteratura che danno quel tocco
di eleganza che arricchisce tutta la narrazione. L'ambientazione in Grecia,
terra che amo particolarmente, è stata poi una piacevole sorpresa”.
(Vanessa Russo, per la “Antipodes Casa
Editrice”)
Cesco Morelli, lo studente tosco-ligure di "La Risacca: Simile a una foglia morta" (cartaceo su LALIBRERIAUNIVERSITARIA.it e dalla Arduino Sacco Editore, e-book su Amazon, v) è in vacanza in una meravigliosa, piccola isola delle Cicladi, ospite di un compagno di studi e della sua famiglia, ricchissima ma così inquietante, senza una donna per casa…
Le giornate di Cesco, quelle della sua fin troppo disinvolta sorella, quelle dell'amico Pippo, quelle degli abitanti del pittoresco villaggio, costruito su imitazione di quelli liguri, è pesantemente turbata da omicidi e attentati.
LA RECENS DI ANTONELLA GRIMALDI
Laila Cresta
Una sconvolgente
estate “Nel Mar delle Cicladi”
Come nella migliore tradizione del
genere giallo, inaugurata da Edgar Allan Poe nel 1841, in questo romanzo il
nucleo centrale della storia coincide con la morte violenta di un uomo buono e
inoffensivo, Walter Breda, esponente di una illustre e potente famiglia. All’inizio
del romanzo, l'Autrice cita Il dominio di Arnheim di Poe, ma si deve
dire che non si tratta di un caso isolato, poiché il romanzo appare cosparso di
numerosi richiami letterari e inizia con l'evocazione delle suggestive
atmosfere di Nicolas Poussin.
La catena dei terribili eventi di
questa “sconvolgente estate” si svolge nella contemporaneità, ma affonda le
proprie radici in un amore del passato. La storia, dal finale tragico, tra Filippo
Breda, il patriarca della famiglia, e la
bellissima Ximena aveva provocato un immenso dolore alla sorella di
quest'ultima, Xena, che attua la sua terribile vendetta, cercando di uccidere
tutti le persone care l vecchio Breda. I personaggi di questa avventura,
avvolti dal nitore delle Cicladi, danno così vita a un romanzo, nel quale il
trionfo della luce fa da controcanto alla rappresentazione di una villa dal
carattere sinistro e inquietante, scrigno di segreti inconfessabili. In questa
ambientazione romantica, che potremmo definire gotica, fa irruzione la
freschezza di tre ragazzi -Cesco, Cate e Pippo-, che a Filippo Breda sembrano
“creature di un altro mondo, molto più vasto del suo, e capaci di volare
nell'aria e nell'acqua come lui non poteva più fare.” Del resto, gli eroi della
storia non potevano che essere loro, i giovani, essendo Laila Cresta in primis una Maestra, in secundis
una raffinata scrittrice. Perciò, questo giallo mediterraneo, punteggiato di rapide
pennellate noir, ci sembra davvero molto originale.
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