Una storia di ragazzi anni 60, letta da tre scrittrici
Neria De Giovanni, presidente dall'Associazione Critici Letterari Europei, scrittrice e saggista:
http://www.portaleletterario.net/notizie/attualita/1246/laila-cresta-e-il-mistero-del-drago-di-neria-de-giovanni
Marta Lock, recensionista e scrittrice:
Antonella Grimaldi, scrittrice
La nota
dominante del romanzo Storie di draghi e di Sembrò è senz'altro data
dalla capacità creativa dell'Autrice, che si è destreggiata con sorprendente
abilità tra i diversi registri letterari che lo compongono e che sono tuttavia
tenuti insieme dal desiderio di custodire e rivelare il sogno della propria
giovinezza. Così, appoggiandosi sul solido terreno della storia, richiamandosi
costantemente alla propria vicenda biografica e muovendosi, infine, nella
cornice familiare del “paese della nonna”, Vocemola, Laila Cresta dà vita a un
romanzo fantastico, in cui un drago, “che pareva fermo nell'aria e guardava in
faccia”, e la sua genia divengono i protagonisti di un emozionante thriller
storico. Le figure affascinanti e inquietanti che lo affollano, si susseguono
senza sosta fino a un eroe del Risorgimento genovese, Federico Da Ponta,
personaggio eminentemente romantico per il suo impegno politico, come pure per
la vicenda amorosa che lo conduce alla morte. E proprio lo svelarsi del mistero
della morte del patriota, dà modo al lettore di cogliere in maniera
inequivocabile la chiara volontà dell'Autrice di conferire spessore morale alla
sua narrazione attraverso il sapiente utilizzo dei simboli della tradizione
biblica e artistica. Ecco, dunque, emergere la straordinaria complessità di
questo testo che attraversa svariati momenti storici e, intrecciando vari
elementi narrativi, esalta la necessità di salvare la memoria del passato
dall’implacabile scorrere del tempo, che tutto travolge e consuma. Si può dire
che, con questa sua fatica, Laila Cresta abbia cercato di cristallizzare un
momento bello della sua vita, di preservare l’immagine viva di un paese
contadino, posto tra “un'ansa dello Scrivia e i bricchi liguri-piemontesi”,
paese che, al pari di tanti altri borghi di questa nostra Italia, racchiude in
sé una storia molto lontana, ma comunque importante e ricca di significato
anche per la contemporaneità. Per tutto questo, non si può che raccomandare la
lettura di questo romanzo assai dilettevole, anche per lo spirito d’avventura e
il piacere della scoperta che lo pervadono grazie alla feconda immaginazione di
questa nostra scrittrice.
Laila Cresta,
Storie di draghi e di Sembrò,
Milano, Delos
Digital s.r.l., 2018,
ISBN
9788825406290
Euro 3,11
su ordinazione, anche in cartaceo
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