Genéviève (Genny) Duvernois è
a Genova, in cerca di quiete e dei
ricordi dell’infanzia e della giovinezza. Sono con lei due giovani adulti, il
figlio Robert e l’amico di questi, l’agente della polizia francese Albert
Panelli. La permanenza, che doveva essere solo una breve tappa del loro viaggio
verso la Riviera di Levante, viene
stravolta da avvenimenti raccapriccianti, e troppe donne vengono uccise con
ferocia da qualcuno che gode a farlo, mentre spariscono preziosi di grande
valore. Spinto dall’amore e dall’urgenza di aiutare Genny, arriva dalla Francia
il commissario Draguignan, che si aggiunge al maresciallo dei carabinieri
Alessi ufficialmente incaricato delle indagini.
Ci sono anche anche: un Ufficiale di Bordo svedese che è una donna statuaria ma anche un soldato esperto, il suo ex compagno, l’atletico Mario Canepa dallo splendido sorriso, e poi un famoso chéf, e un’ex ballerina del Crazy Horse ancora bellissima, e anche due giovani artiste disinvolte.
E così, tutti conoscono “giorni da segnare con una pietruzza bianca” e “giorni da segnare con una pietruzza nera”, e la vacanza si trasforma in un “risseu”(letto alla francese), un sentiero alla genovese di ciottoli bianchi e neri che formano belve e uccelli del paradiso, come a Palazzo Reale, in un’altalena di meraviglie e di orrori.
Sullo sfondo, il famoso dirottamento di una nave azzurra, un vecchio omicidio, un gioiello di Bulgari dal valore inestimabile che nessuno riesce a trovare, amori nuovi e amori ritrovati.
Incombente, la figura di una belva bicefala che terrorizza e uccide e si appropria di gioielli prestigiosi, in un palazzo del ‘500 che non conosce la luce, in quella città di carruggi che è Genova.
Genova, la vera protagonista del romanzo, Genova gelosa di sé, come una quinta teatrale dispiegata sul mare, fra i monti e l’acqua, che mostra agli altri solo quel che vuole mostrare.
Ci sono anche anche: un Ufficiale di Bordo svedese che è una donna statuaria ma anche un soldato esperto, il suo ex compagno, l’atletico Mario Canepa dallo splendido sorriso, e poi un famoso chéf, e un’ex ballerina del Crazy Horse ancora bellissima, e anche due giovani artiste disinvolte.
E così, tutti conoscono “giorni da segnare con una pietruzza bianca” e “giorni da segnare con una pietruzza nera”, e la vacanza si trasforma in un “risseu”(letto alla francese), un sentiero alla genovese di ciottoli bianchi e neri che formano belve e uccelli del paradiso, come a Palazzo Reale, in un’altalena di meraviglie e di orrori.
Sullo sfondo, il famoso dirottamento di una nave azzurra, un vecchio omicidio, un gioiello di Bulgari dal valore inestimabile che nessuno riesce a trovare, amori nuovi e amori ritrovati.
Incombente, la figura di una belva bicefala che terrorizza e uccide e si appropria di gioielli prestigiosi, in un palazzo del ‘500 che non conosce la luce, in quella città di carruggi che è Genova.
Genova, la vera protagonista del romanzo, Genova gelosa di sé, come una quinta teatrale dispiegata sul mare, fra i monti e l’acqua, che mostra agli altri solo quel che vuole mostrare.
L'ALBERGO DEL RAGNO
di Laila Cresta
di Laila Cresta
Arduino Sacco Editore -
ISBN-978-88-6354-946-1
Sul sito della Casa Editrice, su
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BOOKSIN, LA LIBRERIA DEI
CARRUGGI
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Vico del Fieno 40/R 16123 Genova
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